Aree e Gruppi di ricerca

GRUPPI DI RICERCA SUSeF

 

ARCaS 

Archaeology, Culture and Settlements
Patrimonio Culturale e Digital Humanites
Coordinatore: C. Ebanista

Componenti SUSeF:

Alaggio M-STO/01; Balestra M-STO/02; Ciliberto L-ANT/07; Cuozzo L-ANT/06; Ebanista L-ANT/08; Fiore L-ART/02; Fiorentino L-LIN/01; Guglielmi BIO/08; Minelli BIO/08: Monciatti L-ART/01; Novi Chavarria M-STO/02; Parisi ICAR/18; Ricci L-ANT/03; Soricelli L-ANT/03

 Il gruppo di ricerca ARCaS (Archaeology, Culture and Settlements) è costituito da esperti in diversi settori disciplinari tra loro integrati, il cui obiettivo comune è quello di attivare linee di ricerca finalizzate ad approfondire lo studio degli insediamenti e della cultura materiale della Regione Molise, con un approccio fortemente interdisciplinare e diacronico dall’età preistorica a quella medievale e moderna, secondo le metodologie proprie dell’archeologia, della storia in tutti i suoi aspetti, dell’epigrafia, della topografia, della cultura artistico-figurativa, dell’architettura, della linguistica, in una prospettiva di ricaduta territoriale in termini di potenziamento delle conoscenze scientifiche e di promozione e valorizzazione delle emergenze culturali ed insediamentali.

Il Gruppo svolge attività di ricerca sul campo e attività laboratoriali, consistenti in scavi archeologici, ricognizioni e documentazioni topografiche, studio ed analisi dei materiali e delle strutture (studi geologici, pedologici, mineralogici, petrografici, tecno-tipologici, ecc.), ricerche documentarie di natura storica, artistica, linguistica, avvalendosi del supporto di strutture, strumentazioni e competenze specialistiche interne ed esterne all’Ateneo, attraverso collaborazioni con altri Atenei, enti ed istituzioni pubbliche e private locali, nazionali ed internazionali.

Linee di Ricerca
  • Metodologie di ricerca innovative applicate allo studio e alla valorizzazione del patrimonio archeologico, storico-culturale e naturale del territorio molisano e alla loro ricaduta didattica
  • Le migrazioni umane nel tempo e nello spazio: circolazione di uomini, saperi, materiali, tra arte, scienza e cultura
  • Evoluzione del paesaggio insediamentale molisano dalla preistoria all’età moderna
  • La produzione e la cultura materiale nel Molise antico tra economia, società, arte, istituzioni e lingua
  • Uso funerario e religioso degli spazi territoriali molisani tra protostoria ed età moderna.

 

CULTHLAND 

Cultural Heritage & Historical Landscapes
Patrimonio Culturale e Digital Humanites
Coordinatore: R. Parisi
Componenti SUSeF: Alaggio M-STO/01; Bindi M-DEA/01; Canova L-ART/03; Carli L-FIL-LET/11; Catalano ICAR/10; Ciliberto L-ANT/07; Di Iorio L-ART/03; Ebanista L-ANT/08; Fiore L-ART/02; Guglielmi BIO/08; Minelli BIO/08; Monciatti L-ART/01; Parisi ICAR/18; Ricci L-ANT/03; Soricelli L-ANT/03

Il gruppo di ricerca CULTHLAND – Cultural Heritage & Historical Landscapes (Beni Culturali e Paesaggi Storici) è costituito da studiosi ed esperti di varia formazione, il cui comune intento è quello di promuovere studi di carattere storico-critico e documentario su alcune specifiche categorie di patrimonio culturale (beni archeologici, artistici, architettonici, librari e archivistici) e progetti di promozione e di valorizzazione dei beni culturali e dei paesaggi storici, con particolare attenzione ai contesti locali e alla loro piena integrazione in sistemi complessi turistico-culturali e produttivi di livello interregionale, nazionale e internazionale.

In una prospettiva storica di lungo periodo (dalla preistoria all’età contemporanea) e privilegiando un approccio integrato e interdisciplinare, il Gruppo svolge attività di ricerca storico-critica, di censimento, di catalogazione, di digitalizzazione e georeferenziazione, di scavo e di ricognizione superficiale, di indagine archivistica e documentaria, anche in collaborazione o per conto di altre Università, Centri di Ricerca, Istituzioni pubbliche e private, Enti e comunità locali.

Linee di Ricerca
  • Atlante territoriale dei Beni Culturali del Molise. Catalogazione, Digitalizzazione, Georeferenziazione
  • Centri minori e infrastrutture storiche dell’Italia interna
  • Arti e Scienze tra memoria e rappresentazione. Ecomusei, Musei del Territorio, Musei Scientifici
  • Paesaggi storici del lavoro e della produzione
  • Viaggi, memorie e circolazione dei saperi nella cultura artistica e architettonica dell’età moderna e contemporanea.

 

GEDI 

Gender ed empowerment delle donne. Percorsi interdisciplinari
Filosofia e Scienze Umane
Coordinatore: M. Cuozzo
Componenti SUSeF: Alaggio M-STO/01; Canova L-ART/03; Carli L-FIL-LET/11; Di Iorio L-ART/3; Ebanista L-ANT/08; Fiorentino L-LIN/01; Marconi L-FIL-LET/06; Minelli BIO/08; Monceri SPS/01; Montella FIL-LET/10; Novi Chavarria M-STO/02; Ricci L-ANT/03

Il gruppo di ricerca GEDI (Gender ed empowerment delle donne. Percorsi interdisciplinari) è costituito da un nucleo di studiose e di studiosi del dipartimento SUSEF impegnati sul fronte interdisciplinare della ricerca di genere e delle dinamiche di empowerment delle donne in una dimensione fortemente diacronica che va dalla preistoria all’età contemporanea.

Il gruppo si è formato nell’ambito del Convegno per l’8 marzo 2021 dal titolo “Empowerment delle donne. Una lettura interdisciplinare” e scaturisce dal confronto e dall’integrazione tra le metodologie di diversi settori scientifico-disciplinari, dalla storia all’archeologia, alla storia dell’arte, all’epigrafia, alla filosofia, alla letteratura, alla linguistica.

Il progetto del gruppo GEDI mira ad allinearsi all’azione e agli indirizzi previsti dal piano strategico di Ateneo, il Gender Equality Plan (GEP), nei termini del potenziamento delle conoscenze scientifiche e della promozione di una prospettiva di genere nella ricerca e nella didattica. Esso si propone come principali obiettivi da raggiungere: la consapevolezza della fondamentale importanza della lotta alla violenza di genere e agli stereotipi sessisti; l’individuazione degli strumenti più adatti per ottenre il ridimensionamento dell’ineguaglianza nel mercato del lavoro; l’analisi delle radici profonde della mancanza di equilibrio nei processi decisionali e nelle posizioni di vertice per contrastare tale fenomeno.

In questa prospettiva il gruppo GEDI intende costituirsi come interlocutore nel contrasto alla violenza di genere per l’attivazione di best pratictes e la disseminazione delle conoscenze anche rispetto agli obiettivi didattici e formativi dei corsi di studio di cui sono titolari le docenti e i docenti afferenti al progetto.

Linee di Ricerca

  • Conoscenze, competenze e saperi: engendering il passato e il presente
  • L’analisi della realtà materiale come luogo di costruzione sociale delle differenze di genere e di strutturazione del sistema di rappresentazione
  • La complessità del rapporto tra dominio maschile e capacità d’azione delle donne (agency), tra spazi di libertà e forme di micro-resistenza o meccanismi del consenso
  • L’identità sociale della persona e gli indicatori di empowerment.

 

GRICI 

Gruppo di Ricerca Interdisciplinare sulla Comunicazione Interspecie
Scienze pedagogiche e sociali; Scienze sociali e della formazione; Istituzioni, mutamenti politici e comunicazione; Studi storici e antropologici; Filosofia e Scienze Umane; Filologia, Letteratura e Linguistica 
Coordinatore: G. Fiorentino
Componenti SUSeF: Bindi M-DEA/01; Fiorentino L-LIN/01; Scillitani IUS/20

Altri componenti non strutturati del Dipartimento SUSeF:

Componenti di altri Dipartimenti UNIMOL:

 

Componenti di altri Dipartimenti esterni all’Ateneo:

Marco Stefano Birtolo, assegnista di ricerca, IUS/20; Rebeca Andreina Papa, assegnista di ricerca, SPS/08.

Fabrizia Abbate, M-FIL/03, Dipartimento di Medicina e Scienze della Salute «V. Tiberio»; Matteo Luigi Napolitano, SPS/06, Dipartimento di Economia; Elisabetta Salimei, AGR/18, Dipartimento Agricoltura Ambiente e Alimenti.

Ishvarananda Cucco, dottore di ricerca, SPS/01, Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Scienze politiche; Francesca M. Dovetto, professoressa ordinaria, L-LIN/01, Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Studi Umanistici; Fabio Granato, dottore di ricerca, M-PED/01, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione; Renzo Infante, Professore associato, M-STO/07, Università degli Studi di Foggia, Dipartimento di Studi Umanistici; Silvana Mattiello, professoressa associata, AGR/19, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali Produzione, Territorio, Agroenergia, Università degli Studi di Milano.

Il gruppo di ricerca si è costituito, in modo spontaneo all’interno del dipartimento e poi coinvolgendo anche altri docenti dell’ateneo e infine di altri atenei, intorno alla realizzazione del convegno sulla Comunicazione Interspecie, che si è tenuto a Campobasso i giorni 5-6 dicembre 2022.

Si è trattato da subito di un gruppo altamente interdisciplinare che ha condiviso un’idea di ricerca comune da affrontare secondo molteplici prospettive (comunicativo-semiotica, filosofica, etologica, antropologica, medico-veterinaria, pedagogica, giuridica, etica ecc.). Il primo frutto e il primo scambio, molto proficui, sono avvenuti nelle due giornate del convegno, come dimostrato dai ricchi dibattiti che hanno accompagnato le 15 relazioni presentate. L’obiettivo del gruppo di ricerca è approfondire le tematiche emerse nel convegno, i cui atti sono in corso di preparazione, e di ritrovarsi periodicamente per altri eventi congressuali ed eventualmente anche per ricerche interdisciplinari da presentare per bandi e call nazionali o internazionali. Il gruppo è aperto a convenzioni con altri centri di studio e ricerca.

Linee di Ricerca
  • Semiotica dei linguaggi animali
  • Antropologia del post-umano 
  • Confronto tra comunicazione umana e comunicazione degli animali non umani 
  • Voce e ecosistema sonoro 
  • Critical Animal and Media Studies: il ruolo dei media nella rappresentazione della relazione
    uomo-animale 
  • Comunicazione interspecie nel quadro antropologico 
  • Comunicazione tra uomo e specie domestiche 
  • Comunicazione tra uomo e specie allevate 
  • Comunicazione interspecie e pet therapy 
  • Comunicazione interspecie e disabilità 
  • L’etologia e la comprensione non antropocentrica della natura umana 
  • Cognizione animale 
  • Diritti degli animali 
  • Etica nella relazione uomo-animali 
  • Diritto internazionale rispetto alle specie viventi non umane.

 

HC 

“Habit Change”. I valori nella comunicazione
Filosofia e Scienze Umane
Coordinatore: P.P. Bellini
Componenti SUSeF: Bellini SPS 08; Bindi M-DEA/01; Ferrucci SPS 08; Germano SPS 08

Il gruppo di ricerca si propone di arricchire la documentazione scientifica e la riflessione critica al fine di fotografare e analizzare una traiettoria di mutamento di “prassi valoriali” e di “rappresentazioni di valori” avvenuta negli ultimi anni in Italia: l’obiettivo consiste nel documentare criticamente il cambiamento relativo alle modalità e ai contenuti della “comunicazione dei valori”, considerando le prassi comunicative e i consumi culturali come indicatori di cambiamenti valoriali. Un settore particolarmente interessante è quello riguardante la valorizzazione del patrimonio culturale, settore nel quale la digitalizzazione è indicatore indiscutibile non soltanto dei metodi con cui «dare valore» ai beni culturali, ma anche del cambiamento valoriale intervenuto a livello sociale generale. Tra i cambiamenti più significativi si colloca la rilevanza che gli organismi internazionali attribuiscono al valore dell’accessibilità e alla sua implementazione pratica per l’ampliamento dei pubblici fruitori del patrimonio culturale.

Tra le definizioni di “valore” disponibili (numerose e differenziate), il gruppo di ricerca prende spunto da quella del sociologo Guy Rocher, per il quale «esso è un modo di essere o di agire che una persona o una collettività riconoscono come ideale e tale da rendere desiderabili o stimabili gli esseri o le condotte cui esso viene attribuito». Allo stesso tempo ci si propone di indagare il concetto di valore in un’ottica interdisciplinare. Nelle scienze sociali, infatti, il concetto di valore prospetta un terreno di studi complesso e scivoloso a cavallo fra diverse discipline come ad esempio la filosofia, la sociologia, la psicologia, l’antropologia, l’economia, le scienze politiche.

I lavori saranno strutturati sulla convergenza di tre “dimensioni” di indagine, con l’obiettivo costante di favorirne l’interazione reale:

1. Dimensione longitudinale: per documentare un “cambiamento” è fondamentale introdurre la dimensione del “tempo”: si tratta perciò di analizzare categorie e tipologie di oggetti culturali nell’arco di un tempo sufficiente a documentare la presenza di un avvenuto cambiamento.

2. Dimensione trasversale: con la dimensione longitudine può risultare estremamente utile fare interagire quella trasversale, quella cioè legata alla tipologia degli oggetti culturali fruiti o consumati, delle prassi comunicative e soprattutto dei loro codici.

3. Dimensione comparata: il confronto sincronico e diacronico tra i risultati generali dell’indagine realizzata sulla produzione italiana può offrire ulteriori spunti di riflessione scientifica se paragonata con i rispettivi prodotti di altri paesi europei o extraeuropei. 

Queste tre dimensioni verranno soprattutto verificate in relazione al cambiamento valoriale introdotto dalle nuove prassi comunicative nell’ambito dei beni culturali.

Linee di Ricerca

Le linee generali di ricerca verteranno su due problematiche investigative: la prima è legata all’ipotesi (da verificare) che i prodotti culturali e le prassi comunicative siano portatori di valori che rispecchiano e/o indirizzano la vita della gente. La seconda problematica investigativa è quella in profondità, a partire dalla quale si intende verificare se i prodotti culturali e le prassi comunicative siano portatori di valori che una minoranza della società (“ingegneria sociale”) intende programmaticamente far diventare maggioritari, reputandoli indispensabili al progresso.

Per documentare le due problematiche investigative, il gruppo di ricerca fissa come linea metodologica di indagine l’analisi del mutamento dei “modelli culturali” come espressione, manifestazione e simbolo di quello che Gurvitch chiama “un piano più in profondità”, cioè l’universo di valori. I modelli culturali presi in considerazione al momento sono quelli collegati a) ai prodotti dell’industria culturale (consumi estetici, intrattenimento, ecc.), b) alle prassi comunicative interpersonali e sociali (i gesti, le abitudini, le pratiche, ecc.), c) alla comunicazione sportiva, d) alle rappresentazioni della comunicazione social, e) alle costruzioni narrative delle diversità in relazione reciproca con la “normalità””, f) alle prassi comunicative e alla fruizione dei beni culturali, anche con riferimento alle tematiche dell’accessibilità, intesa nella sua accezione più ampia, da parte delle persone con disabilità.

Il forte carattere di “trasferibilità” del modello di indagine permette di prevedere fin da subito l’allargamento delle prospettive interdisciplinari attivabili e delle collaborazioni possibili. A livello esemplificativo, all’interno della sola prima categoria (a) di modelli elencati, è possibile fin d’ora elencare una lista di generi culturali di massa analizzabili come indicatori valoriali: la musica leggera, i messaggi pubblicitari, i film, le serie televisive, i fumetti, la paraletteratura, i cartoni animati, la letteratura per infanzia, la robotica (intesa come prodotto culturale portatore di valori trans o post-umani), ecc. Mentre all’interno dell’ultima (f) è possibile citare: la realtà aumentata, la realtà virtuale, il gaming, il metaverso ecc. 

 

INSIDE 

Inclusion, Special needs, Disability and Education
Scienze dell’educazione e della formazione
Coordinatore: F. Bruni
Componenti SUSeF: Bellini SPS 08; Bruni M-PED/03; Marta De Angelis M-PED/04; Ferrucci SPS 08; Petti M-PED/03
Partendo dal tema della disabilità e dei disturbi specifici dell’apprendimento (dsa) nella più ampia articolazione, il gruppo di ricerca si propone di approfondire la tematica dell’inclusione scolastica e universitaria nelle sue dimensioni sociali ed educative, con una specifica attenzione alla formazione degli insegnanti di sostegno, del ruolo docente in generale e all’utilizzo delle tecnologie digitali.

Linee di Ricerca

Una prima linea di ricerca riguarda il tema dell’inclusione degli alunni e degli studenti con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento a tutti i livelli del sistema educativo. Si tratta di comprendere la complessità del tema con un particolare riguardo per le sue implicazioni sociali in termini di dimensioni e caratteristiche del fenomeno, dell’analisi delle politiche attuate a livello nazionale ed europeo, dei servizi implementati nei vari livelli del sistema educativo e delle problematiche emergenti anche alla luce dello scenario aperto a seguito della pandemia di Covid-19.

Una seconda linea di ricerca riguarda sia le competenze proprie degli insegnanti e degli insegnanti di sostegno in relazione alla disabilità All’interno di tale linea un primo aspetto che può essere affrontato è quello della individuazione dei bisogni formativi tanto in relazione alla formazione iniziale quanto per la formazione in servizio. Un secondo aspetto riguarda le strategie e le metodologie didattiche più efficaci da utilizzare nei processi di insegnamento/apprendimento con una particolare attenzione allo specifico contesto molisano.

La dimensione delle competenze digitali dei docenti costituirà una ulteriore linea di ricerca. Il tema delle tecnologie digitali e del distance learning, vista anche l’emergenza ancora in atto dovuta alla pandemia, rimane una questione aperta.

 

Multiped Scienze dell’educazione e della formazione
Multidisciplinarietà pedagogica
Coordinatore: L. Refrigeri
Componenti SUSeF: Refrigeri M-PED/01; Sani M-PED/01

 La finalità del gruppo è di contribuire allo sviluppo della ricerca pedagogica e didattica nell’ambito delle scienze dell’educazione e della formazione sia all’interno del Dipartimento che nella comunità accademica e scientifica nazionale e internazionale. Per questo la ricerca potrebbe avere anche un titolo: L’innovazione pedagogico-didattica nel sistema dell’educazione, istruzione e formazione dell’attuale contesto sociale.

Gli obiettivi del gruppo sono:

  • proseguire nello sviluppo della ricerca negli specifici ambiti già avviati dai suoi componenti;
  • avviare ricerche negli altri ambiti ancora poco sviluppati secondo un approccio interdisciplinare;
  • consolidare le collaborazioni scientifiche con altri gruppi di ricerca nazionali;
  • individuare e sviluppare gli ambiti della ricerca internazionale.

Linee di Ricerca

Per raggiungere la finalità e gli obiettivi identificati saranno implementate, in forma interdisciplinare, le linee di ricerca di seguito indicate:

  • le emergenze educative nella società del Terzo Millennio e le nuove linee di ricerca nel campo delle scienze dell’educazione e della formazione e i rapporti con le altre scienze umane e sociali: economia, docimologia, psicologia, neuroscienze, scienze motorie e sportive;
  • l’evoluzione dell’educazione interculturale e il processo di integrazione degli allievi con background migratorio nel sistema scolastico italiano e in quelli europei;
  • le professioni educative: la professionalità del docente di scuola e dell’università e dell’educatore socio-pedagogico e la formazione iniziale e in servizio alle didattiche innovative, nuove tecnologie (blended learning) e all’inclusione nella dimensione life long learning;
  • la progettazione educativa e la valutazione degli apprendimenti e dei sistemi scolastici e formativi;
  • la metodologia della ricerca in educazione e didattica: dalla ricerca teoretica, storica e comparativa alla ricerca empirico-sperimentale.

 

STOMEMOePA 

Storia, memoria e patrimonio della scuola
Scienze dell’educazione e della formazione
Coordinatore: A. Barausse

La finalità del gruppo è di contribuire allo sviluppo della ricerca storico scolastica ed educativa all’interno del Dipartimento avvalendosi della collaborazione della comunità accademica e scientifica nazionale e internazionale. Le attività del gruppo di ricerca sono orientate a fornire un contributo di riflessione storica all’innovazione pedagogico-didattica nel sistema dell’educazione, istruzione e formazione dell’attuale contesto sociale.

Gli obiettivi del gruppo sono:

  • dare continuità allo sviluppo della ricerca negli specifici ambiti già avviati dai suoi componenti;
  • avviare ricerche in nuovi ambiti meno esplorati secondo un approccio interdisciplinare;
  • consolidare le collaborazioni scientifiche con altri gruppi di ricerca nazionali;
  • individuare e sviluppare gli ambiti della ricerca internazionale.
Linee di Ricerca
  • Il patrimonio storico scolastico tra dimensione locale e transnazionale della ricerca
  • Processi di scolarizzazione e fenomeni migratori nel XIX e XX secolo
  • La memoria scolastica: le onorificenze degli insegnanti
  • Istituzioni, cultura scolastica e forme della lettura tra Otto e Novecento.

 

TeSAR 

Testi e scritture: autorialità e ricezione della cultura scritta nell’Occidente premoderno
Patrimonio Culturale e Digital Humanites
Coordinatore: G.P. Maggioni
Componenti SUSeF: Lazzarini M-STO/01; Maggioni L-FIL-LET/08; Marcenaro L-FIL-LET/09; A. Miranda; Monda L-FIL-LET/04; Pinna M-FIL/04; Ricci L-ANT/03; Siekiera L-FIL-LET/12

 Il gruppo TeSAR è integrato da studiosi di settori disciplinari affini, che comprendono i vari aspetti della filologia (classica, latina medievale, romanza e dantesca), della storia (storia romana ed epigrafia latina, storia medievale, paleografia), della linguistica (storia della lingua italiana) e della filosofia (estetica). L’obiettivo principale del gruppo è lo studio del testo in tutte le sue sfaccettature, dall’approccio filologico-ecdotico, allo studio paleografico e all’interpretazione delle fonti, fino all’indagine linguistica, storico-interpretativa e ricezionale. Lo spettro cronologico considerato è ampio, poiché va dall’antichità fino all’epoca premoderna (XVIII secolo): ciò che accomuna le attività relazionate alle varie linee di ricerca è mettere al centro il testo, in tutte le sue tipologie, come prodotto culturale, privilegiando lo studio del contesto storico-sociale in cui i testi sono prodotti e mettendo in luce i molteplici rapporti fra testualità, cultura e società, in un’ottica di ricerca votata soprattutto alla diacronia. Le attività del gruppo sono caratterizzate da una marcata interdisciplinarità, che permette un approccio globale al testo grazie all’apporto delle diverse discipline coinvolte.

Il gruppo svolge le sue ricerche sia nell’ambito dell’Ateneo, sia attraverso l’estesa rete di rapporti internazionali intrattenuti con Università ed enti di ricerca europei ed extraeuropei. La partecipazione di tutti i membri del gruppo a progetti di respiro internazionale permette la creazione di network interuniversitari che verranno valorizzati sia attraverso la disseminazione dei risultati nelle riviste specializzate, sia mediante l’organizzazione di workshop, seminari e convegni che daranno l’opportunità ad Unimol di accrescere il proprio prestigio internazionale.

Linee di Ricerca

  • Filologia testuale
  • Studio delle fonti: repertoriazione ed interpretazione
  • Il testo e la lingua
  • Il testo e la ricezione.